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Differenza tra i giochi tra le quattro mura e in pubblico

Scritto da: Amos Pubblicato da: Elvira Nazzarri Nella dinamica di un intenso rapporto d/s che non viene vissuto vivendo lo stesso tetto vi sono differenze di quanto viene percepito durante un gioco privato e in intimità e uscite pubbliche. Probabilmente questo genere di distinzione non avrebbe senso se il rapporto fosse anche di convivenza, in quanto farebbe parte di un flusso continuo ritmato dalla quotidianità. Durante le uscite ovviamente la parte fisica ha una minore preponderanza e prevalgono gli aspetti psicologici che possono variare in funzione di quanto il dominante abbia voglia di calcare la mano su alcuni aspetti. Personalmente la sensazione di base che provo quando la mia Padrona mi consente di uscire in pubblico è una sensazione di orgoglio e privilegio. Privilegio per il tempo che si può passare insieme e orgoglio per il fatto di essere in compagnia di una donna sexy e di classe, cosa che viene notata dalle persone intorno, unita al fatto del piacere di poter conversare con una persona arguta e intelligente. Poi ci sono ovviamente altri aspetti …

Storia di S.

capitolo 1: Le fiamme gemelle s’incontrano Scritto da Sergio Pubblicato da: Elvira Nazzarri S. era in un momento particolare della sua vita, non aveva interessi e si lasciava trasportare, la sua convivenza era a volte insopportabile, si dibatteva tra il vai e il resta, ogni giorno uno dei due prendeva il sopravvento, un giorno alla noia di un pomeriggio ritornò a guardare il sito di una mistress, lo aveva già visto molte volte, bisognava scrivere, era titubante, ma quel pomeriggio si decise, e scrisse, era una scelta e non si nascose, fu volutamente vago, non voleva esporsi, scrisse qualcosa di banale. Nei giorni successivi guardò la posta senza riscontro, solo dopo parecchi giorni, ormai sfiduciato, una mattina lesse la risposta della mistress, c’era un numero di cellulare, chiedeva maggiori informazioni su di lui, prese appuntamento, fu spostato e si decise una mattina, non era così interessato, molto aveva vissuto, molto era disincantato, ma la sua sete di novità lo spinse ad accettare l’incontro. Il mattino sembrò insolitamente lungo, arrivò alla periferia di Milano, una via …

A proposito del legame

Scritto da: Dasa Pubblicato da : Elvira N. La relazione dom sub ha degli elementi controversi. L’abbandono totale, incondizionato e ricco di gratitudine dei momenti di gioco raggiunge momenti di tale e tanta intensità da assorbire molte energie. Energie fisiche ovviamente, legate alle prove inflitte, ma anche mentali, per l’imperiosa azione della domina che viola la psiche del sottomesso e ne frantuma ego e resistenze. Non sarebbe possibile senza il desiderio prepotente e incontenibile che la sensualità della mistress scatena, libera per poi controllare a suo piacimento in una combinazione di stimoli inappellabili, repressi un istante dopo. È dunque il desiderio che permette tutto, senza di esso sarebbe impensabile la sottomissione. E la psicologica e la fisica. Senza quel sentimento profondo e struggente di dipendenza come si potrebbe accettare la frusta, le privazioni, le umiliazioni, le reprimende. Come si potrebbe accettare di essere trattati come un bambino privo di discernimento, guidati in tutto, umiliati e puniti secondo il capriccio del momento? Come si potrebbe accettare di diventare un oggetto privo di ambizioni, disposto a tutto …

Addobbi natalizi

Scritto da: Elvira Nazzarri (ricordo ai lettori che un racconto è  l’espressione di fantasie in prosa) Era una tarda mattinata di sabato in prossimità alle festività natalizie, si respirava un clima rilassato e di pigrizia generalizzata. Kairos si stava facendo la barba nel suo loft milanese, quando sullo schermo del suo smartphone apparve la notifica di un messaggio da una persona molto importante, la sua Padrona. Secondo il loro accordo aveva un minuto per rispondere senza rischiare punizioni, per questa ragione lui e il suo device divennero un tutt’uno. Il contenuto del messaggio era conciso:”Presentati entro le 11.30 per fare l’albero di Natale.” Lo trovò strano, perchè la sua Padrona non è decisamente il tipo di persona euforica per le feste e tanto meno una da preparativi particolari, tuttavia si vestì il prima possibile e corse da lei. Arrivò abbondantemente in tempo al grande casolare fuori Milano dove la Padrona viveva con alcuni suoi prediletti. Fu accolto dal maggiordomo, che lo accompagnò al cospetto della Padrona, ovviamente non dall’entrata principale, riservata alla Padrona e suoi …

Riflessione sulla devozione

Scritto da: Dasa Pubblicato da: Elvira Nazzarri Sono devoto a Mistress Elvira. Lo so, lo sa ma cosa voglia dire in effetti è difficile spiegarlo. Si può confondere la devozione con molti altri sentimenti e credo che valga la pena, come prima cosa, utilizzare il vocabolario per analizzare il senso profondo della parola e trovarne i legami con il mio rapporto di sudditanza con la Dea. Sfogliando la Treccani, a parte alcuni significati storici, due mi sembrano particolarmente interessanti, trattandosi di devozione a una persona e non a un’istituzione. Il primo indica la devozione nel cristianesimo come sottomissione totale a Dio. Più comunemente, sentimento di speciale venerazione e fiducia che si ha verso un dato mistero religioso o una data persona con culto religioso. Il secondo significato invece enfatizza rispetto, affettuosa deferenza verso una persona: devozione al proprio benefattore, al maestro. Vorrei cominciare dalla seconda accezione di devozione, quella più comunemente utilizzata nel linguaggio di ogni giorno, per passare poi a quella più strettamente religiosa, non certo per ordine di importanza ma per passaggi consequenziali che sono necessari nella comprensione della realtà. Per quanto possa sembrare un’accezione …

Un viaggio nella mia mente

Scritto da: Dasa Pubblicato da: Elvira Nazzarri (ricordo ai cari lettori che i racconti sono espressioni di fantasie in prosa) Ero in partenza per le vacanze quando mi arrivò una notifica di una mail da parte di Mistress Elvira:”Scrivi un bel racconto per allietare i miei momenti di noia a bordo piscina.” Il viaggio era lungo e così cominciai a immaginare e imboccai un binario preciso delle mie fantasie più nascoste. Vi presento il frutto del mio girovagare tra i meandri della mia mente… Sembrava una giornata come tutte le altre, le mandai un messaggio appena fui sotto lo studio, attesi qualche secondo che mi aprisse il portone e salii le scale, in quella strana mescolanza di sentimenti che sempre provavo prima di incontraLa: ansia per l’ignoto, sottomessa rassegnazione al Suo potere, desiderio incontenibile di vederLa. Una miscela paralizzante che risultava nell’esecuzione passiva delle disposizioni. Anche salire le scale era in fondo il gesto di un automa, in nulla in grado di controllare le proprie azioni e governare i processi mentali alla base di esse. …