Il posacenere
Scritto da: G. Pubblicato da: Elvira Nazzarri (ricordo ai cari lettori che i racconti sono espressioni in prosa di fantasie e desideri vari) Lo schiavo aspettava; il collare attorno al collo, il plug anale a forma di coda di cavallo, rinchiuso nella suagabbia. La Padrona era uscita a fare jogging con Nadia, la sua giovane apprendista. Nadia non aveva il fisico snello e perfettamente proporzionato della Padrona; non aveva le sue gambe tornite che quando erano fasciate da un paio di velatissime calze nere e appoggiate sopra a un tacco 12 lo facevano rizzare agli uomini che la incrociavano per strada. No, Nadia era più bassa e più rotondetta, i seni sodi ma piuttosto prosperosi, le cosce robuste e leggermente sproporzionate rispetto al resto delle gambe. Quello che colpiva in lei era la carica sadica che il suo corpo emanava; il motivo per cui la Padrona l’aveva scelta come apprendista. Allo schiavo Nadia piaceva. Si immaginava stretto fra le sue cosce a deliziare la sua fica con la sua lingua portandola a urlare il suo …